Great Place to Work: la classifica delle migliori 10 aziende in cui lavorare nel Sud Italia
- Redazione
- 4 giorni fa
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Nel Mezzogiorno operano realtà capaci di competere con le migliori aziende italiane. A certificarlo è l’edizione 2025 del ranking Best Workplaces in South Italy, elaborato da Great Place to Work Italia sulla base delle opinioni di oltre 7.000 collaboratori distribuiti in sette regioni del Sud – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Il risultato è l’immagine di un’area dinamica, in cui l’eccellenza organizzativa rappresenta un modello concreto e non un’eccezione.
Fiducia, partecipazione e leadership digitale: il tratto distintivo del Sud
Le imprese premiate si caratterizzano per un altissimo livello di fiducia interna: l’89% dei collaboratori valuta positivamente la propria organizzazione, un dato che supera di 44 punti percentuali la media rilevata dallo European Workforce Study per il Sud Italia. Ancora più evidente il divario nella soddisfazione complessiva, che nei best workplaces raggiunge il 92%, contro il 44% della media. Il tasso di risposta ai questionari, pari al 95%, conferma un coinvolgimento straordinario.
Dal punto di vista geografico, tra le dieci aziende in classifica la Puglia guida con il 40% delle sedi centrali, seguita da Abruzzo (30%), quindi Molise, Calabria e Sicilia (10% ciascuna). A livello settoriale prevale l’IT, che rappresenta il 60% delle organizzazioni eccellenti, davanti a ospitalità (20%) e ai servizi sanitari, finanziari e assicurativi (10%).
Crescita economica e fuga dei talenti: il ruolo cruciale del people management
Il ranking si inserisce in un quadro macroeconomico positivo. Il Rapporto Svimez 2025 registra infatti una crescita del Sud superiore al resto del Paese: tra il 2021 e il 2024 gli occupati sono aumentati dell’8% e il Pil dell’8,5%, un ritmo quasi tre punti più alto rispetto al Centro-Nord. Secondo Great Place to Work, a mettere a rischio questo slancio è però la competizione più insidiosa per il Mezzogiorno: la fuga dei talenti.
Per questo le quattro dimensioni analizzate – imparzialità, accoglienza, integrità e coinvolgimento – assumono un valore strategico. Le aziende premiate mostrano performance nettamente superiori alla media territoriale, delineando ambienti più equi, inclusivi e partecipativi. “Meritocrazia ed equità retributiva non sono principi astratti, ma leve strategiche che generano fiducia, impegno e risultati misurabili”, afferma Beniamino Bedusa, presidente e partner di Great Place to Work Italia. “Nel Mezzogiorno, dove la scarsa vivacità del mercato del lavoro è spesso usata come alibi per rinviare investimenti sul benessere delle persone, queste imprese dimostrano il contrario: qui la qualità dell’esperienza dei collaboratori è un vero fattore competitivo”.
IT e ospitalità come motori della rinascita meridionale
In testa alla classifica 2025 si posiziona Halley SUD, specializzata in soluzioni informatiche per la Pubblica Amministrazione, con sedi a Catania, Sommatino, Reggio Calabria e tre rivenditori strategici in Sicilia. Al secondo posto GalileoLife, rete di farmacisti indipendenti con sede centrale a Maglie (Lecce). Terza Apuliasoft, azienda IT di Bari focalizzata su soluzioni software su misura e advisory tecnologica.
Completano la top 10:
Novidis (IT, Abruzzo)
ACSoftware (IT, Calabria)
Studioware (IT, Abruzzo)
Prestiter.it (servizi finanziari, Molise)
Algomera (IT, Puglia)
Egnazia Ospitalità Italiana (ospitalità, Puglia)
Bluserena (ospitalità, Abruzzo)
In un Sud che cresce più del resto del Paese ma continua a perdere risorse qualificate, i Best Workplaces in South Italy 2025 dimostrano che attrarre e trattenere talenti è possibile. La nuova competitività del Mezzogiorno passa da qui: dalla qualità del lavoro, dal clima di fiducia e dalla capacità delle imprese di trasformarsi in luoghi dove scegliere di costruire il proprio futuro professionale.





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